Cesare Maggi (1881 - 1961)

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Nato a Roma nel 1881. Fu allievo di Gaetano Esposito a Napoli, Cormons a Parigi e Giacomo Grosso a Torino. Ha guadagnato fama come pittore di paesaggi montani, ma eccelleva anche nella ritrattistica. Lo stile personale di Maggi si è evoluto dal divisionismo, caratterizzato da colori intensi, a un approccio più sommesso incentrato sulla luce più morbida dell'alba, della sera e del grigio autunno. Espone alla Biennale di Venezia dal 1905 al 1926, oltre che a Firenze, Torino, Milano e mostre internazionali. Vinse diversi premi, tra cui il Premio Fumagalli a Milano nel 1908 e una medaglia d'oro a Monaco nel 1910. Maggi fu anche insegnante di pittura all'Accademia Albertina di Torino dal 1936 fino alla sua morte nel 1961. La carriera artistica di Maggi fu fortemente influenzata dalla mostra postuma dell'opera di Giovanni Segantini a Milano nel 1899. Questa mostra lo portò ad abbracciare il divisionismo e un approccio più diretto e accessibile alla pittura di paesaggio. L'opera di Maggi mancava della profondità spirituale dell'arte di Segantini, ma la sua tecnica fu ben accolta dal pubblico e dalla critica. Nel corso della sua carriera, Maggi era noto per le sue raffigurazioni di paesaggi alpini, guadagnandosi il soprannome di "il pittore della montagna". Tuttavia, negli anni '10, rivolse anche la sua attenzione alla ritrattistica prima di concentrarsi infine sulla semplificazione dei suoi soggetti principalmente in paesaggi negli ultimi anni.

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